Prima di partire per un viaggio in città, occorre prendere in considerazione diversi fattori che potranno rivelarsi determinanti per il successo della vostra permanenza a Brindisi. Per i viaggi di piacere o per quelli di lavoro, l’automobile è il mezzo più comodo per spostarsi senza vincoli di tempo e orario. Se decidiamo di spostarci in macchina, allora dobbiamo considerare dove parcheggiare a Brindisi. Per evitare sprechi di tempo, è meglio scegliere la stazione ferroviaria o il porto, principali punti di contatto con il centro della città e gli scali verso diverse destinazioni.
Situata in Piazza Francesco Crispi, la Stazione di Brindisi si colloca nel cuore della città. I suoi binari rappresentano lo snodo tra la Ferrovia Adriatica e la Taranto-Brindisi e attualmente inserita nel programma di riqualificazione dei più grandi scali italiani. Il parcheggio alla Stazione di Brindisi è utilizzato dai pendolari, che utilizzano il treno per tragitti di media o lunga percorrenza, ma anche dai visitatori occasionali, che possono contare su un’area di sosta sicura.
Tra le più importanti stazioni marittime dell’Adriatico, il Porto di Brindisi è uno scalo commerciale e industriale che mette in comunicazione l’Italia con la Turchia e la Penisola Balcanica. Il parcheggio al porto può rappresentare la soluzione più congeniale a turisti e visitatori che debbano spostarsi nelle zone limitrofe, oppure debbano servirsi dei traghetti per brevi percorrenze.
Le soluzioni economiche per parcheggiare all’Aeroporto di Brindisi sono molteplici e variegate. Le aree di sosta presenti presso lo scalo pugliese sono accomunate dalla sicurezza e dalla comodità. La piattaforma di prenotazione, aperta 24 ore su 24, è accessibile da qualsiasi postazione collegata alla rete, nella quale è possibile consultare tutte le opzioni di parcheggio disponibili.
Le esigenze comuni ai passeggeri che intendono servirsi dei parcheggi all’aeroporto di Brindisi sono quelle della sicurezza e della convenienza. Senza rinunciare al primo e importante requisito, gli utenti che decidono di parcheggiare all’aeroporto di Brindisi possono trovare una valida alternativa economica per parcheggiare la propria auto in tranquillità, per affrontare il viaggio in totale tranquillità.
Nato durante il secondo conflitto mondiale come scalo militare, l’Aeroporto di Brindisi è oggi un importante punto di riferimento per le province di Brindisi, Lecce e Taranto. Lo scalo, ammodernato nel 2007, è stato messo a norma secondo le direttive Shengen ed Extra Schengen, in modo da assicurare il controllo e la sicurezza di tutti i passeggeri in transito. Le opere di ristrutturazione dello scalo principale del Salento hanno coinvolto anche le aree di sosta.
Per questa ragione, parcheggiare all’Aeroporto di Brindisi è diventato ancora più semplice e sicuro. Contiguo al servizio passeggeri è lo scalo militare, che sfrutta le medesime aree di decollo, oggi intitolato ad Orazio Pierozzi. L’aeroporto è facilmente raggiungibile con mezzi privati ed è situato ad appena 6 km dal centro della città di Brindisi e a 35 km da quello di Lecce.
L’aeroporto di Brindisi è adiacente al centro della città, quindi facilmente raggiungibile in pochi minuti di automobile. Per chi proviene da Sud, e quindi da Lecce, la via più breve è quella della Statale 16bis Adriatica, che è possibile percorrere già da Otranto. Proseguire in direzione Brindisi e prendere l’uscita per l’aeroporto, presente nell’area Brindisi Nord. Per chi proviene da Nord, quindi dalla zona di Taranto o dal litorale ionico, è necessario utilizzare la Statale 7. Se, invece, provenite dal basso litorale ionico, occorre raggiungere Gallipoli, imboccare la Statale 101 per poi raggiungere la 16 bis, per poi procedere in direzione Brindisi.
Le testimonianze monumentali di Brindisi si estendono dal Medioevo fino all’età moderna. La prima costruzione religiosa a vedere la luce fu la chiesa di San Benedetto, edificata nel 1090 per ospitare le monache benedettine. Il passaggio dal romanico al gotico è invece testimoniato dalla Chiesa di San Paolo Eremita, costruita nel XIV secolo.
È però l’architettura civile a decretare il simbolo della città, con le due torri romane, risalenti al II secolo d.C., sono state e rimangono un riferimento per i naviganti. Di epoca medievale, invece, la Fontana Tancredi – del 1192 – mentre arriviamo all’epoca moderna con il Palazzo del Seminario, edificato su progetto di Mauro Manieri nel 1720. È invece dell’era contemporanea, il Monumento ai Caduti di Edgardo Simone, artista brindisino che completò l’opera nel 1931.